mercoledì 29 maggio 2019

La logica e la Verità in Cina

La logica nel pensiero cinese non ricerca la verità, o il fondamento del pensiero umano, ma si limita a trovare criteri di corrispondenza fra le preposizioni: 當 dang (empiricamente verificato) e可 ke (logicamente ammissibile).

L'assenza della Verità nel pensiero cinese

E' interessante notare, come analizzato dal sinologo francese Francois Jullien nel testo "Essere o vivere", che nella filosofia cinese non compaia l'ossessione gnoseologica, tipica del pensiero occidentale, di trovare la verità; tuttavia in questa lontana e profonda cultura si predilige la ricerca di una saggezza,  che sia applicabile al quotidiano per vivere nel modo migliore possibile. Infatti il pensiero cinese si prepone uno scopo più simile a correnti minoritarie e reiette del pensiero occidentali, come lo Stoicismo o l'Epicureismo.

Truth in engineering... lo spot filosofico dell'Audi A4


Questo spot vuole fondare la sua reliability su due topoi e paradigmi fondamentali del mondo contemporaneo: la verità e l'ingegneria: quivi si fondono facendo sublimare l'affidabilità che il compratore può dare alla casa automobilistica tedesca. L'auto diviene così l'emblema dell'unione tra la Verità (ontologica) e l'ingegneria, mezzo che ne permette la concretizzazione nel prodotto finale.


lunedì 27 maggio 2019

Annibale Carracci: L'allegoria della Verità e del Tempo (1584-85)

Nel capolavoro del Carracci il Tempo, raffigurato come un senex reggente una clessidra nella mano sinistra, trae a sé fuori dal pozzo la Verità, un giovane fanciulletto che sorregge uno specchio nella mano destra in cui si riflette, mentre con ambi i piedi schiaccia una figura vestita di verde, la Frode.

La conoscenza e il dominio sulla natura

Nella seconda sezione del Novum Organum Aforismi sull'interpretazione della natura o sul Regno dell'uomo Francis Bacon afferma che l'uomo disvelando le leggi della natura, ne diventa padrone, modificando a proprio vantaggio ogni singolo elemento naturale.

"Compito e scopo dell'umana potenza è generare e introdurre una nuova natura è generare e introdurre una nuova natura in un corpo dato. Compito e scopo dell'umana scienza è trovare la forma di una natura data, ossia la vera differenza, o natura naturante, fonte di emanazione. [...]
A questi due compiti sono subordinati altri due compiti: al primo la trasformazione dei corpi concreti l'uno nell'altro, possibile entro certi limiti, al secondo la scoperta, in ogni generazione e movimento del processo latente [...]"

Novum Organum, Aforismi sull'interpretazione della natura o sul Regno dell'uomo, af.I


Gli idola: la dicotomia fra pregiudizio e Verità

Nel Novum Organum di Francesco Bacone si ricerca un metodo fondante comune a tutte le scienze e alla filosofia. Per fondare un nuovo metodo bisogna eradicare dall'uomo le errate convinzioni, tutti quegli errori perpetrati nella sua vita, alcune derivanti dall'educazione, altre proprie della natura umana. Il nome idola è in riferimento ai feticci adorati nel Nuovo Mondo, contrapposti alla Verità, Dio.
·idoli della tribù: fondati sulla natura stessa della razza umana, che tende ad asserire falsamente che il senso è la misura di tutte le cose
·idoli della spelonca: propri dell’individuo che vive in una propria grotta[1]che rifrange e deforma la luce (verità)
· idoli del foro: dovuti al consorzio fra gli uomini, alle relazioni, al senso comune 
·idoli del teatro:gli errori penetrati nell’animo dai vari sistemi filosofici, più o meno affermati e autorevoli.


[1]La creazione della grotta è dovuta all’educazione ricevuta, alle auctoritates philosophiae studiate in tenera età

domenica 19 maggio 2019

 L'etimologia comune indoeuropea dei termini verità, storia e idea. 


  Prima dell'arrivo delle carovane che assoggettarono e partorirono la nostra cultura, in Europa v'era un popolo stanziale e non nomade (i pre-indoeuropei), che non idolatrava la luce, ma la terra. Questo popolo antichissimo venerava la terra e il serpente, simbolo di vita primigenia, che nasce dalla terra strisciante, che si attorciglia, proprio come il tempo, concepito da questa popolazione di agricoltori come ciclico. Questa visione temporale circolare verrà conservata dai greci e Nietzsche, nei suoi studi di linguistica, riprenderà pure la figura del serpente che si morde la coda come simbolo della ciclicità del tempo, un eterno ritorno.
  Gli indoeuropei, nomadi provenienti dalle steppe eurasiatiche, veneravano la luce (dio e verità), che nella loro antichissima lingua era identificata con il termine wìd. 
Bene, ora vi potreste chiedere come tre termini, così diversi abbiano la stessa etimologia?
  Nell'italiano del '600 il termine storia, era ancora scritto come historia, che come si può banalmente intuire deriva dal greco ἱστορία, parola composta da tor ( compiere un'azione, vd. fattore, pastore) e ìs che deriva da wìd, a cui è caduta la w, lettera dal suono debole. Si noti che nella storiografia greca il senso privilegiato era proprio quello della vista.
  Sempre dalla caduta della consonante debole w in wìd, deriva il termine idea; mentre se la w è letta come una v, si fanno derivare i termini latini video e veritàs, strettamente associati.
  Nella filosofia di Platone emerge chiaramente come il filosofo greco conoscesse questa etimologia comune, difatti le idee sono vere, in quanto viste nell'Iperuranio prima della nostra nascita e, inoltre la storia per Platone ha come oggetto la verità, che risiede nel mondo delle idee.
  Una analoga considerazione si può fare sul termine dio. Infatti nelle lingue antiche (latino-greco) la declinazione del dio principale ha sempre delle eccezioni, proprio perché in esse è stato lentamente inglobato il termine indoeuropeo (caso dominante) e preindoeuropeo (altri casi). In latino Giove, il padre dell'Olimpo è Iovis-Iuppiter: nel nominativo compare il termine della luce (vis-> vid -> wìd), mentre il genitivo deriva dalla radice preindouropea. Analogamente Zeus e Deus, il secondo derivante da wìd (-> ìd -> d). Nella Bibbia: Dio fu luce e da Dio venne la Verità.



Serpente che si morde la code e la ciclicità del tempo     

sabato 18 maggio 2019

Immagine: Il mito della caverna di Platone

Questo celeberrimo mito illustra il processo di liberazione dell'uomo verso la verità. Esso è incatenato in una caverna, costretto a guardare delle immagini sul fondo. L'uomo filosofo però riesce a divincolarsi e scopre che in realtà quella che ha sempre osservato non è la verità, bensì degli oggetti proiettati. L'uomo filosofo vuole andare oltre e uscendo dalla caverna riesce ad ammirare il Sole, la Verità. Dopo aver colto il fondamento della realtà l'uomo filosofo va a liberare il resto dell'umanità, incatenata nell'ignoranza.


lunedì 6 maggio 2019

La verità nella filosofia orientale

  Si tende a pensare che il mondo occidentale e quello orientale siano universi totalmente estranei l'uno dall'altro, microcosmi senza né porte né finestre, che vivono l'uno ignaro dell'esistenza e dello sviluppo dell'altro. Tuttavia i commerci, l'imperialismo hanno aperto porte di comunicazione fra questi due mondi, in maniera biunivoca, con influenze reciproche. Le conquiste di Alessandro Magno hanno permesso al pensiero greco, e occidentale, di evolvere inglobando una sorta di spiritualismo mistico, proprio della tradizione buddista, che ricordiamo svilupparsi nel VI-V secolo a.C., diverso dall'orfismo pitagorico già presente in Ellade. Oppure si pensi come il popolo indiano, matematicamente avanzatissimo, dopo il colonialismo inglese che portò con sé la scoperta del calcolo infinitesimale di Newton, abbia cambiato il modo di fare matematica degli indiani, che da lì in poi intrapresero questa nuova via. Oppure lo stesso Arthur Schopenhauer studiò molto la filosofia orientale, riprendendone addirittura la concezione di Velo di Maya, ovvero la realtà apparente che copre il sostrato di Verità del Cosmo.

Tabella *                             


*https://www.scribd.com/document/236328132/Issues

Filosofia orientale (linee guida) 
Nozione di unità cosmologica: l’uomo è parte del tutto
La vita è un viaggio di conoscenza e liberazione, ciclicità del tempo
L’obiettivo della vita è liberarsi del Falso Sè,  cercando il Vero Sè. Tuttavia lo stato di realizzazione più alto è di annullamento del Sé, ove ogni forma di egoismo, inteso come attenzione verso l’Io, si annichilisce *
Tutti gli eventi nell’Universo sono interconnessi
La Verità si trova all’interno di Sè
La Verità è data e non deve essere provata