giovedì 13 giugno 2019



Il tema affrontato nel nostro lavoro è quello della Verità,topos per antonomasia della tradizione filosofica occidentale, trattato in modo approfondito in relazione alla lettura del manifesto della filosofia naturale moderna, il Novum Organum (Scientiarium) del filosofo britannico Francesco Bacone, pubblicato nel 1620. Opera che apre a diverse considerazioni proprie del campo di intersezione fra filosofia, ingegneria e tecnica.  Il lavoro è stato svolto su due piani complementari e differenti, quello del blog (al link truthengnbacon.blogspot.com) e quello della relazione.
L’intento del blog è stato di creare una piattaforma interattiva per lo sviluppo del lavoro e per l’inserimento di tematiche che abbiamo ritenuto più adatte a un approccio multimediale e diretto (come la relazione fra le odierne fake news,l’informazione malsana e il Novum Organum) , mentre la relazione è la summacompleta e formalmente dettagliata del lavoro svolto.
La prima parte della relazione cerca di riassumere i cardini principi della filosofia di Bacone, dibattendo ampiamente su quale ruolo sussista fra la technè, l’uomo, l’indagine scientifica e la Verità.
La seconda parte del lavoro invece è volta ad analizzare, in modo estremamente riassuntivo, quelle che sono le maggiori tendenze riguardo allo sviluppo del concetto di Verità nel pensiero occidentale: dalla nascita etimologica preindoeuropea fino alla totale distruzione del concetto di Verità nel pensiero nietzschiano.
Una novità piacevolmente interessante è stata quella di ricerca e sviluppo del terzo paragrafo, in cui si è analizzato il concetto di Verità nel pensiero orientale, con particolari riguardi alle Quattro Verità del Buddhismo e alla totale assenza di una Verità ontologica nel pensiero cinese.
Il lavoro prosegue con un’analisi di alcune rappresentazioni della Verità nel mondo dell’arte: nella relazione ci siamo limitati alle arti iconografiche, studiando l’Allegoria della Verità e del Tempo di Carracci, la Nuda Veritas del pennello klimtiano e la surrealista Condizione umana (I) di Magritte; invece nel blog, portale più interattivo ci siamo spinti un po’ oltre al campo meramente figurativo, per esempio mostrando lo spot Audi Truth in Engineeringoppure esaminando la canzone Gimme Some Truthdel compianto genio musicale, John Lennon.
Nell’ultimo capitolo sono stati ricercati e analizzati quattro oggetti, figli del sapere tecnico e ingegneristico, la cui valenza è trasfigurata dal piano del semplice utilizzo al piano metafisico-ontologico della Verità; questi oggetti sono stati frutto di una ricerca dei simboli che si sono affermati con maggior prepotenza nel nostro studio sulla Verità: lo specchio, il faro, le catene e la porta.
Infine abbiamo sviluppato delle riflessioni su quello che abbiamo reputato essere il rapporto che sussiste fra la Verità e l’ingegneria.
Alla fine del lavoro è stata inoltre revisionata la mappa concettuale –la versione originale è stata riportata solamente sul blog- in modo un po’ diverso e personalizzato sulla lettura del Novum Organum. Tutti i campi/concetti relativi alla Verità sono uniti, frutto di un processo induttivo-scientifico: tappe che l’uomo si trova a percorrere nella ricerca della Verità.

lunedì 10 giugno 2019

Mappa concettuale definitiva


 Trasfigurazione ontologica di oggetti tecnico-ingegneristici

Lo specchio: E.Manet, Bar de le Folies Bergère

 Il faro: Rappresentazione antica del Faro di Alessandria



La catena:  Leonardo da Vinci, Studi sulle catene


La porta: Ghiberti, Porta del Paradiso, Battistero di Sta. Maria del Fiore, Firenze

sabato 8 giugno 2019

Le Quattro Nobili Verità:

Nel Buddismo la Verità assume un significato di guida etica e spirituale.
  • La Verità del dolore - la vita è sofferenza
  • La Verità dell’origine del dolore - la causa della sofferenza è l’ignoranza
  •  La Verità della cessazione della sofferenzadisvelando per ogni sofferenza una causa, si potrà eliminare quella causa, annichilendo la sofferenza ad essa associata. 
  • La Verità del sentiero per la liberazione dalla sofferenzal’uomo per liberarsi dal dolore deve seguire la via mediana[1]fra l’automortificazione ascetica e i piaceri sensoriali, seguendo il canone dell’ottuplice ruota, o dharmacakra, (retta comprensione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retta condotta di vita, retto sforzo, retta consapevolezza e retta concentrazione).

sabato 1 giugno 2019

Renè Magritte, La condizione umana

In questo dipinto del 1933, capolavoro di Renè Magritte, non è solamente rappresentato il rapporto fra l'opera d'arte e l'oggetto di rappresentazione, ma è esposta la visione di Magritte del rapporto uomo-Verità.
L’opera d’arte non è che un'insieme di colori, forme, parole che emula la realtà, è mimesys, una copia senza fondamento ontologico della realtà.
La tela rappresenta ciò che l'uomo vede nel mondo, un insieme di forme e colori bidimensionale, che non sarà mai la Verità, simboleggiata, invece, dal paesaggio dietro la finestra.

Sir Francis Bacon e le fake news del mondo digitale...

Oggi ci possiamo chiedere come delle persone, dopo il grandissimo progresso scientifico, possano credere che la Terra sia un disco che è accelerato di 9.8 m/s^2 verso l'alto nell'Universo? 
Nel Nuovo Organo Francis Bacon ci insegna come la comunità umana sia facilmente ingannabile e ci illustra come sia stata ingannata e fuorviata dalla strada per la Verità infinite volte nel suo sviluppo storico. E' proprio della natura dell'uomo, dice Bacon, cadere nell'inganno delle voci del popolo, delle favelle che si raccontano nel foro, o meglio al mercato, reputandole con un fondamento di verità maggiore delle sensate esperienze.
Oggi, a differenza del Tardo Rinascimento, si predilige la piazza social, al mercato, si predilige Facebook, alle discussioni della Taverna.
Le fake news non sono una realtà neonata con il web, ma un'evoluzione 3.0 di una tendenza naturale che è perpetrata nell'uomo dai tempi in cui egli iniziò a comunicare. Gli idola (fori), dice Bacon, sono un elemento dell'uomo impossibile da debellare.

John Lennon, Gimme Some Truth... una canzone contro le verità politiche nascoste dai media

La musica è sempre stata una delle forme di arte popolare più significative, capace di veicolare forti messaggi. In questa canzone John Lennon punta il dito contro Richard Nixon e la strumentalizzazione dell'informazione da parte delle forze politiche, in particolare modo sulla Guerra del Vietnam- quelli che Bacone chiamerebbe idola fori. 

https://www.youtube.com/watch?v=UaiGABTj0aA

I'm sick and tired of hearing things
From uptight, short-sighted, narrow-minded hypocritics.
All i want is the truth,
Just give me some truth. 
I've had enough of reading things
By neurotic, psychotic, pig headed politicians.
All i want is the truth,
Just give me some truth.
Gimme Some Truth, Imagine (1971), John Lennon, vv.1-8 






Gustav Klimt: la Verità, una donna seducente e provocatoria

Paragoniamo le due versioni della Nuda Veritas, frutto del geniale pennello austriaco modernista di Gustav Klimt. Tra il bozzetto e il dipinto finale emerge chiaramente una differenza notevole: la citazione sopra la Verità; nella versione abbozzata compare una frase dello scrittore austriaco Leonard Schefer, mentre nell'opera definitiva una citazione del filosofo Friedrick Schiller.

La verità è fuoco e parlare di verità significa illuminare o bruciare. (L.Schefer)

Non puoi piacere a tutti con la tua azione e la tua arte. Rendi giustizia a pochi. Piacere a molti è male. (F.Schiller)
Un'altra differenza emerge nel serpente, che non rappresenta il Male cristiano schiacciato da Maria, ma è una figura pericolosa, di cui la stessa Verità ha timore e rappresenta, secondo la critica, quella parte di verità misera che si cela nelle menzogne, nell'invidia e nella calunnia. Tuttavia la Verità sembra offrire all'osservatore una via di uscita, mostrandogli lo specchio che sorregge in mano.

La tecnica concorre alla Redenzione della Colpa

[...] Allora soltanto, come giusti e fedeli tutori, avremo rimesso nelle mani degli uomini il loro proprio destino essendo ormai il loro intelletto emancipato e reso adulto. A ciò conseguirà necessariamente la purificazione della condizione umana e l'ampliamento del potere dell'uomo sulla natura. In seguito al Peccato, l'uomo decadde dal suo stato di innocenza e dal suo dominio delle cose create. Ma entrambe le cose si possono recuperare, almeno in parte, in questa vita. La prima mediante la fede, la seconda mediante le arti e le scienze. In seguito alla maledizione divina, il creato non è interamente divenuto ribelle: in virtù di quella massima -guadagnerai il tuo pane col sudore della fronte- attraverso molte fatiche finalmente è costretto a dare il pane all'uomo, cioè è costretto agli usi della vita umana. 
Novum Organum, Parte Seconda: Aforismi sull'interpretazione della natura o sul regno dell'uomo, af.LII

Da queste parole grandi filosofi della tecnica hanno tratto diverse conclusioni, una delle più autorevoli emerge nel testo La casa di psiche di Umberto Galimberti: il filosofo sostiene che Bacone veda nella tecnica la possibilità dell'uomo di liberarsi dai vincoli della propria natura. L'uomo che è destinato dai tempi della Bibbia a partorire nel dolore e a guadagnarsi il pane col sudore della fronte grazie alla conoscenza tecnica riesce ad alleviare sempre di più questo fardello divino, fino a liberarsene completamente, facendo proprio l'attributo di Dio della libertà da ogni vincolo.

mercoledì 29 maggio 2019

La logica e la Verità in Cina

La logica nel pensiero cinese non ricerca la verità, o il fondamento del pensiero umano, ma si limita a trovare criteri di corrispondenza fra le preposizioni: 當 dang (empiricamente verificato) e可 ke (logicamente ammissibile).

L'assenza della Verità nel pensiero cinese

E' interessante notare, come analizzato dal sinologo francese Francois Jullien nel testo "Essere o vivere", che nella filosofia cinese non compaia l'ossessione gnoseologica, tipica del pensiero occidentale, di trovare la verità; tuttavia in questa lontana e profonda cultura si predilige la ricerca di una saggezza,  che sia applicabile al quotidiano per vivere nel modo migliore possibile. Infatti il pensiero cinese si prepone uno scopo più simile a correnti minoritarie e reiette del pensiero occidentali, come lo Stoicismo o l'Epicureismo.

Truth in engineering... lo spot filosofico dell'Audi A4


Questo spot vuole fondare la sua reliability su due topoi e paradigmi fondamentali del mondo contemporaneo: la verità e l'ingegneria: quivi si fondono facendo sublimare l'affidabilità che il compratore può dare alla casa automobilistica tedesca. L'auto diviene così l'emblema dell'unione tra la Verità (ontologica) e l'ingegneria, mezzo che ne permette la concretizzazione nel prodotto finale.


lunedì 27 maggio 2019

Annibale Carracci: L'allegoria della Verità e del Tempo (1584-85)

Nel capolavoro del Carracci il Tempo, raffigurato come un senex reggente una clessidra nella mano sinistra, trae a sé fuori dal pozzo la Verità, un giovane fanciulletto che sorregge uno specchio nella mano destra in cui si riflette, mentre con ambi i piedi schiaccia una figura vestita di verde, la Frode.

La conoscenza e il dominio sulla natura

Nella seconda sezione del Novum Organum Aforismi sull'interpretazione della natura o sul Regno dell'uomo Francis Bacon afferma che l'uomo disvelando le leggi della natura, ne diventa padrone, modificando a proprio vantaggio ogni singolo elemento naturale.

"Compito e scopo dell'umana potenza è generare e introdurre una nuova natura è generare e introdurre una nuova natura in un corpo dato. Compito e scopo dell'umana scienza è trovare la forma di una natura data, ossia la vera differenza, o natura naturante, fonte di emanazione. [...]
A questi due compiti sono subordinati altri due compiti: al primo la trasformazione dei corpi concreti l'uno nell'altro, possibile entro certi limiti, al secondo la scoperta, in ogni generazione e movimento del processo latente [...]"

Novum Organum, Aforismi sull'interpretazione della natura o sul Regno dell'uomo, af.I


Gli idola: la dicotomia fra pregiudizio e Verità

Nel Novum Organum di Francesco Bacone si ricerca un metodo fondante comune a tutte le scienze e alla filosofia. Per fondare un nuovo metodo bisogna eradicare dall'uomo le errate convinzioni, tutti quegli errori perpetrati nella sua vita, alcune derivanti dall'educazione, altre proprie della natura umana. Il nome idola è in riferimento ai feticci adorati nel Nuovo Mondo, contrapposti alla Verità, Dio.
·idoli della tribù: fondati sulla natura stessa della razza umana, che tende ad asserire falsamente che il senso è la misura di tutte le cose
·idoli della spelonca: propri dell’individuo che vive in una propria grotta[1]che rifrange e deforma la luce (verità)
· idoli del foro: dovuti al consorzio fra gli uomini, alle relazioni, al senso comune 
·idoli del teatro:gli errori penetrati nell’animo dai vari sistemi filosofici, più o meno affermati e autorevoli.


[1]La creazione della grotta è dovuta all’educazione ricevuta, alle auctoritates philosophiae studiate in tenera età

domenica 19 maggio 2019

 L'etimologia comune indoeuropea dei termini verità, storia e idea. 


  Prima dell'arrivo delle carovane che assoggettarono e partorirono la nostra cultura, in Europa v'era un popolo stanziale e non nomade (i pre-indoeuropei), che non idolatrava la luce, ma la terra. Questo popolo antichissimo venerava la terra e il serpente, simbolo di vita primigenia, che nasce dalla terra strisciante, che si attorciglia, proprio come il tempo, concepito da questa popolazione di agricoltori come ciclico. Questa visione temporale circolare verrà conservata dai greci e Nietzsche, nei suoi studi di linguistica, riprenderà pure la figura del serpente che si morde la coda come simbolo della ciclicità del tempo, un eterno ritorno.
  Gli indoeuropei, nomadi provenienti dalle steppe eurasiatiche, veneravano la luce (dio e verità), che nella loro antichissima lingua era identificata con il termine wìd. 
Bene, ora vi potreste chiedere come tre termini, così diversi abbiano la stessa etimologia?
  Nell'italiano del '600 il termine storia, era ancora scritto come historia, che come si può banalmente intuire deriva dal greco ἱστορία, parola composta da tor ( compiere un'azione, vd. fattore, pastore) e ìs che deriva da wìd, a cui è caduta la w, lettera dal suono debole. Si noti che nella storiografia greca il senso privilegiato era proprio quello della vista.
  Sempre dalla caduta della consonante debole w in wìd, deriva il termine idea; mentre se la w è letta come una v, si fanno derivare i termini latini video e veritàs, strettamente associati.
  Nella filosofia di Platone emerge chiaramente come il filosofo greco conoscesse questa etimologia comune, difatti le idee sono vere, in quanto viste nell'Iperuranio prima della nostra nascita e, inoltre la storia per Platone ha come oggetto la verità, che risiede nel mondo delle idee.
  Una analoga considerazione si può fare sul termine dio. Infatti nelle lingue antiche (latino-greco) la declinazione del dio principale ha sempre delle eccezioni, proprio perché in esse è stato lentamente inglobato il termine indoeuropeo (caso dominante) e preindoeuropeo (altri casi). In latino Giove, il padre dell'Olimpo è Iovis-Iuppiter: nel nominativo compare il termine della luce (vis-> vid -> wìd), mentre il genitivo deriva dalla radice preindouropea. Analogamente Zeus e Deus, il secondo derivante da wìd (-> ìd -> d). Nella Bibbia: Dio fu luce e da Dio venne la Verità.



Serpente che si morde la code e la ciclicità del tempo     

sabato 18 maggio 2019

Immagine: Il mito della caverna di Platone

Questo celeberrimo mito illustra il processo di liberazione dell'uomo verso la verità. Esso è incatenato in una caverna, costretto a guardare delle immagini sul fondo. L'uomo filosofo però riesce a divincolarsi e scopre che in realtà quella che ha sempre osservato non è la verità, bensì degli oggetti proiettati. L'uomo filosofo vuole andare oltre e uscendo dalla caverna riesce ad ammirare il Sole, la Verità. Dopo aver colto il fondamento della realtà l'uomo filosofo va a liberare il resto dell'umanità, incatenata nell'ignoranza.


lunedì 6 maggio 2019

La verità nella filosofia orientale

  Si tende a pensare che il mondo occidentale e quello orientale siano universi totalmente estranei l'uno dall'altro, microcosmi senza né porte né finestre, che vivono l'uno ignaro dell'esistenza e dello sviluppo dell'altro. Tuttavia i commerci, l'imperialismo hanno aperto porte di comunicazione fra questi due mondi, in maniera biunivoca, con influenze reciproche. Le conquiste di Alessandro Magno hanno permesso al pensiero greco, e occidentale, di evolvere inglobando una sorta di spiritualismo mistico, proprio della tradizione buddista, che ricordiamo svilupparsi nel VI-V secolo a.C., diverso dall'orfismo pitagorico già presente in Ellade. Oppure si pensi come il popolo indiano, matematicamente avanzatissimo, dopo il colonialismo inglese che portò con sé la scoperta del calcolo infinitesimale di Newton, abbia cambiato il modo di fare matematica degli indiani, che da lì in poi intrapresero questa nuova via. Oppure lo stesso Arthur Schopenhauer studiò molto la filosofia orientale, riprendendone addirittura la concezione di Velo di Maya, ovvero la realtà apparente che copre il sostrato di Verità del Cosmo.

Tabella *                             


*https://www.scribd.com/document/236328132/Issues

Filosofia orientale (linee guida) 
Nozione di unità cosmologica: l’uomo è parte del tutto
La vita è un viaggio di conoscenza e liberazione, ciclicità del tempo
L’obiettivo della vita è liberarsi del Falso Sè,  cercando il Vero Sè. Tuttavia lo stato di realizzazione più alto è di annullamento del Sé, ove ogni forma di egoismo, inteso come attenzione verso l’Io, si annichilisce *
Tutti gli eventi nell’Universo sono interconnessi
La Verità si trova all’interno di Sè
La Verità è data e non deve essere provata