Il tema affrontato nel nostro lavoro è quello della Verità,topos per antonomasia della tradizione filosofica occidentale, trattato in modo approfondito in relazione alla lettura del manifesto della filosofia naturale moderna, il Novum Organum (Scientiarium) del filosofo britannico Francesco Bacone, pubblicato nel 1620. Opera che apre a diverse considerazioni proprie del campo di intersezione fra filosofia, ingegneria e tecnica. Il lavoro è stato svolto su due piani complementari e differenti, quello del blog (al link truthengnbacon.blogspot.com) e quello della relazione.
L’intento del blog è stato di creare una piattaforma interattiva per lo sviluppo del lavoro e per l’inserimento di tematiche che abbiamo ritenuto più adatte a un approccio multimediale e diretto (come la relazione fra le odierne fake news,l’informazione malsana e il Novum Organum) , mentre la relazione è la summacompleta e formalmente dettagliata del lavoro svolto.
La prima parte della relazione cerca di riassumere i cardini principi della filosofia di Bacone, dibattendo ampiamente su quale ruolo sussista fra la technè, l’uomo, l’indagine scientifica e la Verità.
La seconda parte del lavoro invece è volta ad analizzare, in modo estremamente riassuntivo, quelle che sono le maggiori tendenze riguardo allo sviluppo del concetto di Verità nel pensiero occidentale: dalla nascita etimologica preindoeuropea fino alla totale distruzione del concetto di Verità nel pensiero nietzschiano.
Una novità piacevolmente interessante è stata quella di ricerca e sviluppo del terzo paragrafo, in cui si è analizzato il concetto di Verità nel pensiero orientale, con particolari riguardi alle Quattro Verità del Buddhismo e alla totale assenza di una Verità ontologica nel pensiero cinese.
Il lavoro prosegue con un’analisi di alcune rappresentazioni della Verità nel mondo dell’arte: nella relazione ci siamo limitati alle arti iconografiche, studiando l’Allegoria della Verità e del Tempo di Carracci, la Nuda Veritas del pennello klimtiano e la surrealista Condizione umana (I) di Magritte; invece nel blog, portale più interattivo ci siamo spinti un po’ oltre al campo meramente figurativo, per esempio mostrando lo spot Audi Truth in Engineering, oppure esaminando la canzone Gimme Some Truthdel compianto genio musicale, John Lennon.
Nell’ultimo capitolo sono stati ricercati e analizzati quattro oggetti, figli del sapere tecnico e ingegneristico, la cui valenza è trasfigurata dal piano del semplice utilizzo al piano metafisico-ontologico della Verità; questi oggetti sono stati frutto di una ricerca dei simboli che si sono affermati con maggior prepotenza nel nostro studio sulla Verità: lo specchio, il faro, le catene e la porta.
Infine abbiamo sviluppato delle riflessioni su quello che abbiamo reputato essere il rapporto che sussiste fra la Verità e l’ingegneria.
Alla fine del lavoro è stata inoltre revisionata la mappa concettuale –la versione originale è stata riportata solamente sul blog- in modo un po’ diverso e personalizzato sulla lettura del Novum Organum. Tutti i campi/concetti relativi alla Verità sono uniti, frutto di un processo induttivo-scientifico: tappe che l’uomo si trova a percorrere nella ricerca della Verità.
Nessun commento:
Posta un commento